39° Maratona di Budapest chiusa in 2h28’35

Al festival della due giorni tanti podisti italiani, la Campania ha colorato la distanza con l’Antoniana Runners – Atl. Scafati. Primo Campano al traguardo Velentino Pizzati

Di: Peppe Sacco

La società di Atletica Leggera, del presidente Luigi D’Aniello con il gesto atletico della corsa su strada continua a colorare le strade del mondo questa volta in Ungheria a Budapest città stupenda oltre le aspettative perché: elegante, pulita e piena di cultura. Si può affermare di aver ragione chi l’ha trovata in tutti i 42.195 metri “bellissima” in tutto e per suo percorso ricavato lungo il maestoso Danubio, passando davanti al Parlamento e palazzi storici e il ponte delle catene. Nata nel 1984, la maratona ungherese ha subito varie modifiche tranne il festival delle varie distanze che propone a partire dalla giornata di sabato, dove partecipano podisti neofiti che corrono meno di dieci km. La kermesse continua la domenica con la vera e propria maratona, una 30 km, la mezza maratona e la 14 chilometri. Occorre precisare, infatti, che l’evento nei suoi due giorni conta circa 30mila partecipanti riuscendo a far correre una distanza minima di 400 metri e quella massima di 42 km, la partecipazione è aperta veramente a chiunque lo desideri. La partenza e l’arrivo ufficiale della maratona avviene dal Campus Lágymányosi dell’Università Eötvös Loránd. Cosa fantastica per far fronte al gran numero di persone provenienti da tanti paesi, le partenze sono suddivise in altre tre zone della città, ogni gara inizia con partenze a onda in base ai tempi leggermente dopo il via della maratona. Questo artifizio “machiavellico” serve per far sì che tutti i partecipanti arrivano alle spalle dei primi maratoneti al traguardo per formare poi un unico e interminabile serpentone di atleti. Sarà la tecnologia a stilare l’ordine di arrivo e mettere a posto posizioni e tempi. Tutti i partecipanti riescono a passare i due siti nominati dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità; oltre che sulle due rive del Danubio, attraverso il tunnel dell’Isola Margherita. Lungo tutto il percorso è possibile notare molti artisti di strada che suonano accompagnando il ritmo dello sforzo fisico dei podisti in gara. Durante la corsa è possibile incontrare luoghi di ristoro più o meno ogni tre-quattro km ed è presente il servizio medico. La corsa è molto apprezzata anche da tifosi e famigliari al seguito i quali possono usufruire di agevoli punti d’appoggio collocati principalmente lungo le stazioni metropolitane; che consentono loro di spostarsi in modo da sostenere i partecipanti in diverse zone. La vittoria in assoluto di questa edizione datata ottobre 2024 è arrivata in 2h28’35” e festeggia Carlo Nenast M 35 GER. Al femminile eccelle l’ungherese di casa Agnes Garai W35 crono 2h55’30” Primo italiano al traguardo il riminese Alberto Cannini M 40 in 26° posizione tempo 2h48’49” Tra i campani primo all’arrivo Valentino Pizzati M 50 (foto) di Angri SA 3h38’09” Si può apprezzare dichiarando liberamente Budapest maratona del turismo sportivo a misura di atleti amatori.